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110 per cento al “via!”

110 per cento al “via!”

Dopo un lungo periodo di attesa, da quando è stato emesso il c.d. Decreto rilancio, sono finalmente stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 6/10/2020 tutti i decreti attuativi necessari per procedere con lo studio definitivo degli interventi possibili.

L’iter procedurale, per l’approvazione da parte dell’assemblea e l’assegnazione dei lavori, è preceduta da uno studio di fattibilità e di controllo documentale, per verificare che ci siano tutte le condizioni imposte dai decreti.

In primo luogo, bisogna verificare la legittimità giuridica dell’immobile, del condominio e delle singole unità immobiliari. Tale documento è una certificazione eseguita da un professionista tecnico, il quale verifica se il condominio e le unità immobiliari interessate siano conformi ai progetti depositati in Comune, od in altre sedi istituzionali, quali il Catasto. Questo documento, richiesto con il Decreto semplificazione di agosto 2020, è una novità per quel che riguarda l’iter procedurale per l’adesione alle detrazioni fiscali, ma diventa il primo e forse il più importante di tutti i documenti. Nel caso si dovessero riscontrare incongruenze tra il progetto depositato e la realtà dell’immobile, o si provvede a sanare la difformità, se possibile, o non si potrà accedere alla richiesta delle detrazioni fiscali.

Se si dovesse riscontrare un problema sulla singola unità immobiliare, sarà quest’ultima a non poter accedere ai benefici fiscali sulle parti private (finestre, caldaia, ecc.). Un esempio ricorrente di difformità nelle singole unità immobiliari, è lo spostamento e/o l’abbattimento/costruzione di tramezze, anche parziale, senza la presentazione della pratica edilizia al Comune. In ogni caso, se fosse riscontrato un problema in una singola unità immobiliare, questa non inciderebbe sui lavori condominiali.

Se invece il problema fosse riscontrato sulle parti comuni del condominio, senza prima procedere alla sanatoria l’intero condominio non potrebbe accedere ai benefici fiscali.

In secondo luogo, si dovrà procedere con la verifica del documento di prestazione energetica APE convenzionale, il quale dovrà eseguire la fotografia attuale del condominio. Dal risultato emergente da questo documento, si procederà con lo studio e l’applicazione della progettazione termica degli elementi, per dimostrare il miglioramento di almeno 2 classi del certificato energetico dell’intero fabbricato.

Verificato quanto sopra, si procederà all’approvazione in assemblea dei lavori e della eventuale cessione del credito e/o sconto in fattura, per poter iniziare i lavori. Già in fase di assemblea, i singoli condomini, sono tenuti a chiedere di poter accedere alle detrazioni fiscali per le parti private, per inserirle nella pratica eseguita per i lavori.

A questo punto, tutti i tecnici coinvolti procederanno con la formulazione delle pratiche edilizie e termiche necessarie e alla loro presentazione al Comune, con inizio delle lavorazioni e del cantiere. Al termine dei lavori, entro 90 giorni, si dovranno inviare tutte le certificazioni richieste e le asseverazioni di rispondenza ai requisiti richiesti dai decreti.

Quanto sopra è solo un breve riassunto di una procedura davvero molto complessa che, se svolta con cura e precisione da parte di tutti, porterà dei notevoli benefici in favore delle famiglie e delle unità immobiliari

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